Si riporta la notizia proveniente da atnews.it – quotidiano online di Asti e di Langhe, Roero e Monferrato – riguardo alle attività che sono state svolte dagli studenti dell’IIS Andriano di Castelnuovo Don Bosco in occasione della settimana della memoria in cui cade l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche.
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E’ noto quanto sia importante il legame che radica l’IIS Andriano di Castelnuovo Don Bosco al territorio dell’Alto astigiano. A dimostrazione di ciò, nella settimana della memoria in cui cade l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche, i docenti dell’istituto hanno deciso di coinvolgere gli studenti in due importanti lezioni di storia che hanno come protagonisti uomini, famiglie e intere comunità insediate nelle colline nord astigiane.
La prima lezione, tenuta dalla prof.ssa Claudia Villero, riguarda il comune di Piea, insignito del riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” per il contributo che svariati suoi cittadini (don Ambrogio Isidoro, Giuseppe e Laurina De Giorgis, Felicino e Irma Pescarmona, Toni Corio, Giuseppina Ferrante, Luigia e Attilio Castelli) diedero tra il 1943 e il 1945 al salvataggio della famiglia De Leon di Torino e di altri ebrei perseguitati, resistendo eroicamente alle numerose minacce di fucilazione e di arresto da parte dei nazifascisti.
La seconda occasione di riflessione si è svolta nei locali salesiani del Colle Don Bosco, dove i ragazzi e le ragazze delle classi V hanno assistito al monologo di Marco Gobetti su José Domingo Molas. L’invito è partito dall’assessore alla cultura del comune di Castelnuovo Don Bosco, Valentina Pezzutti.
Il monologo è liberamente ispirato al saggio José Molas, salesiano di Dario Rei e al diario di José Domingo Molas relativo alla guerra del Chaco, un territorio conteso tra la Bolivia e il Paraguay a causa della presunta presenza, poi rivelatasi fittizia, di pozzi petroliferi. La guerra, svoltasi negli anni ’30, aveva causato quasi 100.000 morti tra i due Paesi. Così come nel Chaco, da cui si era dovuto allontanare per la ferrea volontà di salvare vittime di entrambe le fazioni, anche nel Monferrato Don Molas non si era risparmiato: le sue mediazioni tra i comandi partigiani insediati sulle colline e i comandi tedeschi hanno evitato la morte a decine di soldati e civili. Ad assistere allo spettacolo c’era anche il maestro Sante Simioni, quasi novantacinquenne, organista, maestro di musica e testimone oculare di alcuni degli eventi raccontati e dell’operato di Don Molas.
Lo spettacolo rientra nell’ambito del progetto “RIPRENDO LA STORIA – José Domingo Molas, le guerre e la Resistenza nell’Astigiano”, realizzato e promosso da Compagnia Marco Gobetti, ISRAT (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti), Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione, Fondazione Enrico Eandi; e con la collaborazione di Unione Culturale Franco Antonicelli, Comune di Castelnuovo Don Bosco, Istituto Salesiano Bernardi Semeria – Colle Don Bosco, Associazione la Cabalesta, Associazione InCollina.