La storia

IL SISTEMA PREVENTIVO

Il Sistema Preventivo caratterizza l’azione di San Giovanni Bosco fin dall’inizio del suo agire fra i giovani. La sfida è stata allora, e lo è ancora oggi, quella di formare buoni cristiani, onesti cittadini e futuri abitatori del cielo.
Il Sistema Preventivo ispira un progetto educativo di promozione integrale presente nella proposta di evangelizzazione per i giovani nei diversi contesti. Mette in luce, allo stesso tempo, la ricchezza umanistica e il cuore essenzialmente religioso del sistema, nel dinamismo di ragione, religione, amorevolezza. Il Sistema Preventivo diventa metodo per l’azione, caratterizzata dalla centralità della ragione, ragionevolezza delle richieste e delle norme, flessibilità e persuasione delle proposte; della centralità della religione, intesa come sviluppo del senso di Dio insito in ogni persona e sforzo di portarvi la bellezza della buona notizia; della centralità dell’amorevolezza, amore educativo che fa crescere e crea corrispondenza. (Pastorale Giovanile QdR, pag. 82)
Scopri
“Il sistema preventivo sia proprio di noi. Non mai castighi penali; non mai parole umilianti, non rimproveri severi in presenza altrui. Ma nelle classi suoni la parola dolcezza, carità e pazienza… in modo che coloro che siano avvisati, diventino amici nostri più di prima, e non partano mai avviliti da noi.” – Don Giovanni Bosco

La scuola
di Don Bosco

UN AMBIENTE CHE TI FA SENTIRE A CASA

Nelle nostre scuole si insiste sul valore della socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie alla possibilità di stare insieme quotidianamente in attività didattiche e in attività extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri. Nella tradizione salesiana le persone, il tempo, lo spazio, i rapporti, l’insegnamento, lo studio, il lavoro e ogni altra attività sono organicamente inter-agenti in un ambiente di serenità, di gioia e di impegno: è l’ambiente educativo.

UNA RELAZIONE CHE TI FA CRESCERE LIBERO

Le nostre scuole sono caratterizzate dalla presenza di un cortile, simbolo del luogo che permette la socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie anche alla possibilità di essere quotidianamente coinvolti in attività pomeridiane, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri. Importante è la collaborazione, come in un gioco di squadra, tra insegnanti, famiglie e ragazzi stessi. Frutto della convergenza di questi fattori è lo spirito di famiglia che caratterizza le relazioni genitori, figli e insegnanti nelle nostre scuole.
Nelle nostre scuole si insiste sul valore della socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie alla possibilità di stare insieme quotidianamente in attività didattiche e in attività extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri.

UNA CRESCITA CULTURALE APERTA AL DOMANI

I contenuti sistematici delle diverse discipline vengono offerti come conoscenze da acquisire, verità da scoprire, tecniche da domina-re, risposte agli interrogativi, valori da assimilare. A ciò contribuisce la chiarezza dei saperi, l’impostazione pedagogica, e soprattutto la fonda-mentale concezione culturale che si presenta. Questo comporta che, da una parte, si dia rilievo alla forma di esperienza umana sottostante alle diverse discipline, aiutando i giovani a cogliere, apprezzare e assimilare i valori insiti nei fatti presentati e approfonditi; e, dall’altra, che l’interesse sia aperto alla cultura universale, in contatto con le espressioni dei diversi popoli e con il patrimonio di valori condivisi dall’umanità. Bisogna assolutamente scongiurare il rischio che una deriva scientifico- tecnologica ponga in secondo piano, o addirittura emargini, il riferimento ai valori fondamentali che stanno alla base dei “saperi”. L’educazione ai valori, agli ideali e alla ricerca sono alcuni fra gli aspetti educativi che formano l’ossatura di un’azione di educazione integrale. Il problema centrale della scuola è la sua impostazione culturale: la sua riflessione integrale sull’uomo. Nella vita quotidiana dell’aula o del laboratorio si offre una visione antropologica integrale ispirata all’umanesimo cristiano.

ORIENTAMENTO ALLE SCELTE DELLA VITA

Le nostre scuole sono strutturate fondamentalmente in comunità, dove si individuano problemi e criteri, si analizzano situazioni, si identificano mete adeguate, si vive responsabilmente e costruttivamente, verificando periodicamente la validità delle programmazioni rispetto agli obiettivi, alle metodologie e l’incidenza educativa anche a livello di territorio.
La comunità educativa scolastica viene a costituire, quindi, il luogo nel quale si fa esperienza di preventività educativa, dove il ragazzo è aiutato non solo ad evitare esperienze negative che potrebbero comprometterne la crescita, ma è reso capace di prevenire gli effetti delle varie forme di disagio, perché stimolato da una presenza educativa che promuove in lui la capacità di scelte libere e rette. Così egli diviene soggetto attivo della propria maturazione e di quella degli altri.